- Agosto 25, 2021
- Posted by: 9be5i
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Le garanzie del credito possono essere definite come strumenti tesi a rafforzare il diritto del creditore e a garantirne il soddisfacimento, anche qualora il debitore non adempia alla prestazione.
Si tratta di una forma di tutela, soprattutto nel caso in cui si verifichino sostanziali ritardi nei pagamenti o insolvenze.
Le garanzie del credito, tuttavia, qualsiasi natura esse abbiano, rappresentano sì un aiuto concreto nell’evenienza di crediti insoluti, ma, nello stesso tempo, anche un elemento accessorio alla richiesta del credito che un’impresa può avanzare presso un Istituto di credito.
A questa richiesta, infatti, va sempre affiancato un concreto e sostenibile progetto imprenditoriale che si dimostri capace di rimborsare il credito.
L’accesso al credito delle aziende: il ruolo delle “garanzie generali” e dell’assicurazione.
Addentrandoci più nello specifico, nell’ambito delle PMI, si sente spesso parlare del problema dell’accesso al credito.
Ma qual è esattamente il significato di tale termine?
In primo luogo con “accesso al credito” s’intende la possibilità, per un’impresa, di richiedere un prestito presso un Istituto di credito o un altro intermediario finanziario autorizzato.
Il prestito viene concesso, spesso sotto forma di finanziamento, a chi dimostra di essere in grado di restituire la somma avuta in prestito e i relativi interessi secondo le scadenze stabilite.
E come fanno gli Istituti di credito a valutare le aziende sotto questo punto di vista? Valutando il loro “merito di credito” (“merito creditizio”).
Il “merito di credito” rappresenta quindi l’affidabilità economico-finanziaria dell’impresa e la sua valutazione si basa su una serie di informazioni e documenti; si svolge, ad esempio, una dettagliata analisi di bilancio, si valuta, laddove necessario, il Business Plan, o si esaminano il Piano finanziario pluriennale e le proiezioni sul cash flow di breve periodo.
Per valutare il merito di credito, sempre più spesso, si fa ricorso anche a modelli di rating, realizzati internamente o forniti da consulenti specializzati, i quali permettono di ottenere “la fotografia” del rischio associato a ciascuna azienda richiedente.
In questo contesto, le garanzie che può presentare un’azienda rivestono un ruolo fondamentale nel processo di valutazione.
Il particolare, le forme più classiche di garanzia volte a favorire l’accesso al credito per le PMI sono quelle basate sul patrimonio e quelle derivanti da soggetti esterni.
Vediamo le principali:
- Garanzie personali: vengono fornite in forma contrattuale identificando un soggetto “fideiussore”, che garantisce alla banca il corretto assolvimento da parte dell’azienda dei suoi obblighi di restituzione del finanziamento;
- garanzie reali: vengono assicurate tramite ipoteca od offerta in pegno di beni personali (immobili, terreni, etc). Al finanziatore viene fornito un diritto di prelazione sul bene, come tutela di fronte al rischio di insolvenza;
- fondo di garanzia statale (legge n. 662 del 1996): è il fondo, istituito dallo Stato, per supportare le PMI italiane e agevolarne l’accesso al credito. In tal caso, è il peso della “garanzia statale” a ridurre i rischi per le banche e facilitarne il finanziamento, che viene conferito a imprese con requisiti definiti, viene stimato sulla base di modelli Ministeriali e in funzione dei settori di mercato.
- confidi: sono i “consorzi di garanzia collettiva dei fidi”, espressione delle associazioni di categoria, ispirati alla mutualità e solidarietà, la cui missione è agevolare l’accesso al credito per le imprese.
Tutte quante le garanzie elencate vengono definite “garanzie generali”.
Dopo queste, uno strumento utile per proteggere il business delle PMI e uno dei modi più efficaci che permette all’azienda una crescita e l’accesso al credito è rappresentato dalla sottoscrizione di un’assicurazione per i crediti commerciali.
Assicurazione crediti. Cos’è e quali sono i vantaggi per le PMI.
Il tema di una corretta gestione della liquidità assume un’importanza fondamentale e, nel periodo storico nel quale ci troviamo e in cui dobbiamo affrontare le implicazioni economiche dovute alla crisi sanitaria, vanno messe in atto strategie che contrastino e prevengano il più possibile le perdite.
In quest’ottica, il trasferimento del rischio di credito diventa una soluzione chiave, non solo come strumento di copertura del rischio di mancato pagamento, ma anche come strumento finanziario.
Il mancato pagamento dei crediti commerciali può mettere in difficoltà aziende di ogni dimensione: l’assicurazione sul credito commerciale garantisce entrate regolari e protegge dal rischio credito.
Per comprendere meglio che cos’è l’assicurazione del credito per le imprese, è necessario inquadrare il discorso all’interno del settore delle assicurazioni, attualmente capace di offrire servizi differenziati e adattabili a esigenze diverse.
In particolare, alle imprese sono offerti molti servizi di protezione per difendersi dal rischio connesso all’andare in perdita; infatti vari sono i motivi per cui un’azienda, nel corso della propria attività, possa andare in perdita.
L’ assicurazione del credito può rappresentare da questo punto di vista una soluzione efficace, poiché permette a un’azienda di non andare incontro al fallimento e quindi di non essere costretta a chiudere la sua attività. È infatti un servizio di tipo assicurativo che ha l’obiettivo di proteggere le transazioni commerciali tra imprese dedite alla fornitura di beni e servizi con pagamento differito.
In particolar modo, può rivelarsi utile in caso di rapporti con clienti nuovi, di cui non si conosce la possibile solvenza. In questo modo, un’azienda può salvaguardare il proprio capitale da eventuali rischi di sovraindebitamento collegati alla mancanza di un flusso finanziario.
Inoltre, l’impresa, nell’ eventualità in cui il nuovo cliente si dimostri insolvente, può contare sul recupero dei crediti, rivolgendosi direttamente all’assicurazione.
Facciamo allora un breve riassunto dei vantaggi per le aziende di una garanzia sui crediti commerciali:
- La polizza è uno strumento di Credit management a supporto nel processo di assunzione e gestione dei crediti commerciali;
- prevenire il rischio di insolvenza, grazie all’attenzione alla clientela e alla protezione nei confronti dell’impresa;
- incrementare l’attività, per esempio aumentando il parco clienti;
- monitorare il portafoglio clienti;
- migliorare la qualità dei crediti a bilancio;
- proteggere il proprio patrimonio trasformando un ammontare non calcolabile (perdite su crediti) in un costo predeterminato (premio assicurativo);
- stabilizzare i flussi di cassa proteggendo l’attivo di bilancio e ottenendo risarcimenti in caso di insolvenza dell’acquirente;
- accelerare il processo di incasso e recupero del credito.
Crescere all’estero: Internazionalizzazione e polizza crediti.
L’assicurazione del credito si dimostra uno strumento utile alla crescita di un’azienda anche in un altro caso: quando intende avviare un processo di internazionalizzazione, ossia il processo di apertura ed espansione al di là del proprio mercato nazionale, intessendo rapporti economici con imprese, consumatori e istituzioni estere.
In modo specifico, permette alle PMI di provare a entrare in un mercato straniero e a fare export senza pregiudicare i propri equilibri finanziari.
Poniamo la questione sull’aspetto pratico.
Ad esempio, nell’ambito delle forniture all’estero, si può notare come le stesse Società quotate, anche se non riscontrano problemi sotto il profilo di “liquidità”, vedano spesso di buon occhio la dilazione dei pagamenti.
Questo poiché il CFO, ossia il Chief Financial Officer, ha la possibilità di spostare il debito dal breve al medio periodo, con quindi un riscontro positivo sul bilancio, e ciò è possibile poiché la Società italiana riesce a offrire una maggiore dilazione nel tempo in quanto garantita dall’assicurazione.
In conclusione, possiamo dunque affermare che assicurare il credito di una PMI fa parte di una buona “strategia di crescita aziendale” con lo scopo quindi di creare la condizione ideale nella quale l’impresa riesca a emergere all’interno del mercato, cercando di mantenerla nel tempo.
Carlo Russo, formazione aziendale e manageriale nelle migliori Business School d’Italia e del mondo.
Una vera, grande e profonda passione per la Corporate Governance e per l’Internazionalizzazione delle PMI italiane lo hanno portato a parlare, nel suo libro, di Governance dell’Internazionalizzazione: uno strumento ormai indispensabile per le imprese che vogliono avere successo nei mercati esteri.
Si definisce “un curioso” e questo lo porta a essere una persona estremamente dinamica e sempre alla ricerca di nuove, ambiziose opportunità.